Un grande
amico verde che ci ha abbandonato
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Il panorama urbano ed extra urbano forinese
comprende oltre ai beni architettonici di cui non riusciamo ad avere
alcuna cura, anche dei beni donatici dalla natura grazie
all'intervento dei nostri avi, da cui anche in questo caso non abbiamo
avuto la capacità di imparare qualcosa. Infatti sono tanti gli alberi secolari che popolano il nostro
comune, equamente suddivisi tra proprietà private e pubbliche. Su
quelli insistenti nelle proprietà private, purtroppo, non abbiamo
diritto di entrarne nel merito. Ma su quelli posti in luoghi pubblici,
e nella fattispecie nella Villa Comunale del centro di Forino ci
possiamo permettere di dire la nostra. Qualcuno di voi che legge
queste pagine da tempo, ricorderà la cronistoria che
ci raccontò dei lavori di rimodernamento compiuti tra il 2003 e il
2004 in questo luogo di incontro, soprattutto estivo. Furono
espresse tante considerazioni su come vennero svolti i lavori e su
quello che fu il "sacrificio" in termine naturalistici che questa
opera ci costò. Ed ora, dopo 5 anni, iniziamo di nuovo a pagare
dazio a quella che pareva, e tale si sta rivelando, una scellerata
disattenzione verso gli abitanti più importanti di questo luogo,
gli alberi. |

La sequoia spezzata |
Dapprima, il 22 gennaio 2008, il crollo improvviso
di un esemplare di sequoia, provocato da un'imprevista
perturbazione atmosferica. Ora, invece, l'attenzione e l'allarme si spostano alla
magnifica magnolia posta nei pressi della scalinata che conduce ad una
sorta di giardino pensile sempre ubicato nell'area della Villa
Comunale. A lanciare l'avvertimento è il prof. Mario Spagnuolo, che
cura il Piano Regolatore del verde per conto del Comune di Forino.
Sono stato fortunato interlocutore del professore qualche domenica fa,
il 30 di agosto. In compagnia dei consiglieri comunali Costantino Del Gaizo e
Teodoro Barone ci siamo trattenuti a parlare dello stato in cui
versano due importanti giganti verdi presenti nel centro abitato. Per quanto riguarda il platano
di Largo Ponte, tra l'altro recentemente inserito in una guida degli alberi
secolari della Campania, la pianta è
interessata dalla proliferazione di alcuni insetti che possono
provocarne il cancro, e quindi deve essere sottoposta alle cure del
caso. Per la magnolia, quel giorno, si discusse sul suo evidente
aspetto sofferente. Riportai al prof. Spagnuolo il fatto che durante
il riammodernamento della villa le radici furono scoperte e in parte
tranciate, e che se questo avesse potuto nuocere alla sua salute,
ricevendo solo conferme in merito. Il professore, comunque, prima
di esporsi in una diagnosi avventata, ha voluto indagare
ulteriormente e, in questi giorni, ha sottoposto l'albero ad uno
screening accurato. E il verdetto è risultato essere impietoso:
l'albero all'interno risulta essere cavo per gran parte del
tronco, con possibilità di cura e recupero prossime ad essere
nulle. E' necessario, quindi, il suo abbattimento per la pubblica
incolumità, pur non sussistendo un pericolo immediato. Una triste
notizia, quindi, che ci prepara a vedere di nuovo mutato l'aspetto
della Villa Comunale. I presagi lanciati in quei giorni di
luglio del 2003 stanno trovando amari riscontri. Credo sia inutile, a questo
punto, formulare delle speranze che tali siamo abituati a vederle
rimanere. Non abbiamo alcun rispetto della Natura, in ogni suo aspetto
e forma, e neanche della cosa pubblica, visto lo stato vergognoso in
cui versa la Villa Comunale dopo pochi anni dai lavori effettuati. Ma
questo stato di cose è voluto dalla miopia di tutti, anche dei
paladini dell'ultima ora. |
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Varie immagini
della magnolia (11/9/09)
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Si, perché questo aspetto che qualcuno
riterrà banale e secondario ci riconduce sempre a quello che è un
grave problema forinese, quello del dissesto idrogeologico, che passa
anche per la scarsa attenzione ai segnali della natura. Che sono
molteplici e preoccupanti. |

Luglio 2003, le radici della magnolia
tranciate |

Dicembre 2003, sullo sfondo la
sequoia crollata |
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La villa prima del 2003 |
(22/12/2009)
La magnolia è stata abbattuta. Ieri, 21 dicembre 2009, un altro
monumento del verde forinese è caduto per i colpi ricevuti dalla
superficialità di chi, 5 anni fa, ha condotto i
lavori per il rifacimento della Villa Comunale. A chi chiedere, ora, i
danni, per questa importante perdita, per questo ulteriore colpo
inferto al polmone verde di Forino, per questo rilevante danno
paesaggistico perpetrato a Forino? |
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