Giornate ecologiche forinesi
Sull'esperienze di
quella che fu la giornata ecologica" dell'11 di maggio 2008
,
finalizzata alla sensibilizzazione della popolazione e degli
amministratori forinesi verso il
problema dell'abbandono incontrollato di rifiuti nelle nostre aree
montane, si organizza questa nuova giornata, prevista per il 9 di
novembre 2008, improntata però all'aspetto ludico e di
riscoperta del territorio. Un differente modo di approccio del
problema dell'inciviltà di taluni, nella speranza utopistica che
mostrare determinate bellezze e vergogne cambi il modo di vedere ed
agire di chi è preposto al controllo del trerritorio. L'occasione sarà anche
quella di sondare e raccogliere eventuali adesioni alla costituenda
associazione "Saluti da Forino", ufficializzando in tal modo
l'impegno che si porta avanti oramai da una decina di anni tramite
questo sito internet. L'associazione si dovrà legare a doppio filo a
quello che è il territorio nel suo complesso, alle sue tradizioni e
alla salvaguardia delle emergenze architettoniche e naturalistiche
locali. Importante è focalizzare il legame con il territorio e
l'assoluta apoliticità delle iniziative e degli interventi che si
compiranno. Il percorso di questa escursione saluta in un certo
senso la costituzione della nuova comunità montana Irno-Solofrana,
che sicuramente, in un'ottica territoriale, ha un senso maggiore
rispetto a quella che è stata disciolta giusta legge regionale.
Verranno toccati, infatti, i territori dei comuni di Forino, Montoro
Inferiore e Bracigliano, tutti confinanti tra loro. Passiamo a
descrivere il programma della giornata, che vedrà il raduno dei
partecipanti alle ore 8.30 di domenica 9 novembre p.v. all'incrocio
tra la statale dei Due Principati e Via San Giovanni alle Pescare,
nella frazione Celzi.
Grazie al racconto dell’esperienza di un carbonaio di sessanta anni
fa seguiremo le orme di craunari, neveri e trainieri in un sentiero
nascosto tra i monti, riscoprendo storie e mestieri dimenticati nel
tempo. Sarebbe stato interessante iniziare questo percorso dal punto
più logico, ovvero dalle rampe della Laura nel comune di Montoro
Inferiore. Il problema pero è come immettersi nella mulattiera
adiacente senza violare le proprietà private. Al momento non è stato
possibile allacciare alcun contatto per poter trovare questo punto
di immissione. Indubbio il fascino che avrebbe ricoperto la
possibilità di ripercorrere questo antico tracciato la cui origine
si perde nel tempo. Ampi scaloni delimitati da cordoli in pietra,
segnano il percorso della mulattiera, che segue l’adiacente vallone
che da qualche parte conserva le vestigia (0,4 km) di un’antico
ponte canale di costruzione romana relativo alla Fontis Augustei
Aquaeductus. Nei pressi dei ruderi di una diruta abitazione (0,7 km)
vi è un’ampia cisterna pressocchè integra nei manufatti. Si
raccomanda di mantenersi dentro il sentiero per non scivolare nel
canalone e per non infrangere le succitate proprietà private che si
incontrano nel cammino. Il percorso è lungo circa 1,2 km.
Invece, come da programma enunciato, la partenza avverrà all'altezza
dell’area PIP del comune di Forino, dove si imboccherà la strada
sterrata adiacente. Dopo circa dieci minuti di cammino si giungerà
(0,5 km ca) a un bivio; si proseguirà diritti per altri dieci minuti
circa fino ad arrivare nei pressi (0,8 km ca) del Castelletto
Parise, antica dimora di caccia oramai in rovina. Se la vegetazione
lo permetterà, sarà possibile visitare l’imbocco del vallone
Cannavaro, che segna il confine tra il comune di Montoro Inferiore e
Forino. Non si proseguirà oltre per l’assenza di punti di
congiungimento con il percorso da seguire. Dopo la visita al
Castelletto si tornerà indietro sino al bivio precedente (1,1 km ca),
imboccando quindi l’altra strada che ci condurrà verso il Piano
Salto. Lungo la strada, in salita, seguiremo sulla sinistra anche il
profondo canalone segnato dal citato vallone Cannavaro, costeggiando
sulla destra le pendici del Monte Romola. Si giungerà, a poco più di
metà percorso, nei pressi (km 2,2 ca) di una diruta abitazione che
era la casa del guardiano di una importante famiglia forinese, gli
Iacuzio, i quali hanno tuttora nella zona molte proprietà
distribuite tra i due comuni confinanti. Si potranno osservare le
cisterne per l’acqua e una costruzione presumibilmente adibita a
neviere. Nei dintorni, se la vegetazione lo permetterà e se sarà
periodo di massima portata, sarà possibile vedere sgorgare una
sorgente d’acqua. Si procederà quindi per un altro tratto che ci
condurrà in un’area del comune di Bracigliano (SA), conosciuta come
via delle Neviere. La strada, dapprima molto dissestata, poi
addirittura carrozzabile, attraverserà una serie di castagneti
privati, fino a giungere sulla provinciale Bracigliano-Piano
Salto-Forino. Se sarà possibile si effettuerà prima di giungervi una
deviazione (km 3,5 ca) attraverso un castagneto, per immettersi
nella pineta di Forino. Qui incontreremo lungo il cammino l’area
delle neviere di Forino (km 3,8 ca). Sarà possibile visitare,
mantenendo un atteggiamento di prudenza, questa importante
testimonianza del passato, purtroppo anch’essa in cattive condizioni
di conservazione. Dopodiché ci sposteremo verso ovest sino a
tagliare la predetta provinciale, all’altezza della Caserma della
Brigata Forestale di Forino (km 4,0 ca), testimonianza
dell’attenzione che i nostri padri prestavano al patrimonio boschivo
comunale. A questo punto la
passeggiata avrà termine, anche se sarebbe possibile imboccare un altro
ampio sentiero carrozzabile il quale conduce nei pressi dell’area picnic di
Piano Salto (km 4,5 ca). Proseguendo si può seguire il percorso panoramico
attraverso i boschi del Monte Piana. Oltre alle bellezze naturalistiche
presenti, si incontrerà una vasca in pietra (km 6,3 ca) realizzata nel XIX
secolo per il funzionamento delle seghe ad acqua dei boscaioli. Ricorderemo
anche che nell’area venivano realizzati dai carbonai i catuozzi, vista
l’abbondanza di legna ed acqua disponibili. Si giunge infine alle Grotte (km
7,0 ca), anticamente visitabili, dove se tempo osserveremo sorgenti d’acqua
sgorgare dalle rocce per immettersi in un canalone. Un’ultima salita conduce
lungo una strada (7,3 km ca) che interseca i comuni di Forino e Moschiano,
diretta verso Campo Summo, distante circa sei chilometri.
In definitiva, il tragitto che compiremo seguirà quello che è stato
l'oggetto della pubblicazione "Un percorso montano forinese e le sue
storie di vita"
. I partecipanti non dovranno dimenticare di indossare
scarpe da
trekking o sportive (con un paio di ricambio in ogni caso), adatte per
camminare su sentieri rocciosi e nei boschi; di vestirsi con indumenti
comodi; di disporre di uno zaino contenente un maglione, una giacca a vento
impermeabile, un coltello da cucina, acqua e colazione a sacco. Andare in
montagna, pur attraversando un sentiero in gran parte abbastanza agevole,
non è come andare in centro. Un abbigliamento inadeguato, un piede messo
male su una pietra possono veramente determinare problemi per tutti. Non
sono i chilometri o i dislivelli i veri problemi, il problema principale è
come si affrontano le cose. Non sempre una tipologia di difficoltà può
essere universalmente applicata. Dipende dal singolo, dalla sua esperienza,
dalla sua forza e dal suo spirito di adattamento.
Le foto della
giornata, di Massimo Peluso
 |
|