Padre Leone Russo,
Sacerdote Missionario nativo di Forino, dopo 15 anni
trascorsi nella sua terra ad esercitare la professione
religiosa, ha deciso di partire alla volta del Brasile e
di tener fede alla promessa fatta al vescovo Mons. Mauro
Bastos. Così Padre Leone è giunto fino in America del Sud
per aiutare un popolo bisognoso, non solo di fede, ma
soprattutto di aiuto concreto per risollevarsi da una
situazione difficile. Per arrivare a Janauba, un paese
poverissimo con circa 400 mila perone nello stato Minas
Gerais, ci sono volute più di un giorno di viaggio. Qui, a
Janauba, manca il minimo indispensabile, basta pensare che
si cibano prevalentemente di riso e fagioli; l’unica
eccezione è data dalla frutta, in quantità sovrabbondanti.
È un mondo dove domina la devastazione umana e la miseria.
C’è il rischio che prima o poi la mancanza di risorse
costringa gli uomini, i padri di famiglia, a spostarsi
nelle grandi città e ad abbandonare la propria famiglia. È
anche per questo che si sta investendo il proprio tempo,
le proprie energie e mezzi in una grande estensione di
terreno, donato alla diocesi da un fazeindero, per 20
anni, per coltivarlo a miglio e fagioli, così da offrire
sostentamento alla grande popolazione. Quindi si sta
cercando di realizzare una scuola agricola per i giovani,
che li abitui a lavorare la terra in modo adeguato e li
incoraggi a non abbandonare la loro terra e gli permetta
di condurre una vita dignitosa. È in questo squarcio
desolato del mondo che Padre Leone opera, nella Parrocchia
di Santa Chiara, che comprende 5 quartieri della città e
12 comunità rurali con 15 mila anime, sparse tra contrade
e villaggi, che si estendono in un raggio di circa 50
chilometri. È qui che ogni giorno Padre Leone si reca per
celebrare, catechizzare e mantenere viva la fede della
comunità, per portare un aiuto concreto a chi è in gravi
difficoltà. Intanto con le opere di bene che giungono da
Forino si sta costruendo una casa di accoglienza per i
seminaristi; inoltre con l’aiuto di una lotteria e di una
piccola sagra organizzata dopo le celebrazioni della messa
serale, si sta cercando di costruire quattro chiese,
aggiungendo una fila di mattoni alla volta.
Padre Leone è stato come la
manna dal cielo, in una terra dove più si è, meglio è; dove
insieme è più bello! Anche noi, nonostante le migliaia e
migliaia di km che ci dividono siamo lì con loro; anche solo
pregando per Padre Leone e per chi come lui ha optato questa
coraggiosa scelta di vita.
Le nostre preghiere siano
ad egli rivolte. Insomma Padre Leone è un dono
meraviglioso per il popolo di Janauba, perché siamo
sicuri che la sua presenza è di aiuto e sollievo a
tante persone; un uomo triste nel lasciare la sua
casa, ma felice e speranzoso per l’incontro con una
comunità lontana che da sempre aveva cercato. Noi
tutti dobbiamo essere orgogliosi e raccontare alle
future generazioni di Forino che Padre Leone ha
colmato la nostra vita di Cristiani, non solo dal lato
religioso ma anche dal lato umano. La coraggiosa
scelta di Padre Leone è per l’intera forania una degna
continuazione della grande opera svolta nello Sry
Lanka da altri nostri fratelli conterranei: ora Padre
Leone è l’espressione più avanzata della missionarietà
dei nostri comuni. Vogliamo concludere con le parole
di una sua lettera "Anche lontani è possibile: uniti
nella stessa fede, nella stessa speranza dello stesso
amore che è Gesù Cristo, stare insieme, perché insieme
è meglio, insieme è più bello".
(9/6/2005 -
Luciana Ruggiero) |
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