Ma era veramente necessario?

In queste ore, purtroppo, si è perpetrato un nuovo sfregio al panorama urbano forinese. Il non ancora centenario pino posto tra la sede comunale e la chiesa di San Biagio è stato abbattuto. Venne impiantato in loco negli anni Trenta, in quello che all'epoca era il giardino del Palazzo Comunale, per onorare la figura di Arnaldo Mussolini, fratello del duce, morto nel 1931.
Perché questo abbattimento repentino? Fatta qualche indagine, questo verdetto è stato espresso da una delle commissioni comunali, a seguito del parere espresso dall'agronomo prof. Spagnuolo, il quale ha effettuato negli scorsi mesi uno screening dei giganti verdi insistenti nelle aree urbane di Forino. Di questo se ne è già parlato nella pagina riguardante la magnolia malata nella Villa Comunale. Che la pianta non avesse avuto una crescita regolare e fosse sofferente era evidente, sia per la struttura di crescita assunta, dal tronco centrale nascevano altri quattro tronchi, sia per il fatto che le radici non avevano possibilità di crescita per come erano affogate nel cemento e nell'asfalto. Interrogate varie persone nel merito, consiglieri comunali e componenti della commissione, tutte hanno espresso dispiacere per l'azione inevitabile che si è dovuta approvare. Contrastanti le motivazioni: chi ha addotto la sofferenza delle radici, chi invece ha detto che la pianta avesse contratto la processionaria. Queste notizie contrastanti, per me, sollevano legittimi dubbi, ma ormai, completato l'abbattimento della pianta, qualsiasi azione nel merito non avrebbe senso. Ha però senso, e qui chiedo collaborazione di chi ha a cuore la preservazione del paesaggio e della natura, mantenere alta l'attenzione verso altri episodi che si potrebbero verificare in futuro. Ad esempio, l'allarme lanciato dal prof. Mario Spagnuolo riguarda anche il platano di Largo Ponte. Necessita di cure che potranno essere avviate solo a primavera inoltrata (maggio/giugno) per eliminare il lepidottero che ne compromette la salute. Manteniamo alta la guardia, e salutiamo amaramente la nuova Forino, quella dei cambiamenti urbani, ma non infrastrutturali...

Foto un tantino nostalgiche, di già...
scattate il 22 dicembre alle 7.20,
poche ore prima dell'abbattimento.