Il
29° Cavalleggeri "Udine" a Forino
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Il reggimento ritratto in
Piazza Tigli a Forino (1910) |
Questa cartolina
è contenuta nel volume
pubblicato qualche anno fa con il titolo "Saluti da
Forino", che è divenuto poi ispiratore di questo sito, così come ne è testimonianza il
nome. Viene qui ritratto il 29° Cavalleggeri "Udine" di stanza
a Nola,
probabilmente prima della partenza per la sua prima missione, che fu la
campagna di Libia del 1911. All'epoca non fu data
particolare attenzione alla ricerca di notizie circa questo
reggimento di cavalleria, lacuna che ora colmeremo. Come
premessa, però, ricorderemo che le milizie componenti il
reggimento erano spesso impegnate in azioni di addestramento.
Era costume dell'epoca organizzare degli accampamenti nelle zone
circostanti la base principale, e Forino, come testimoniato da
alcuni scritti, era una delle mete preferite per questo tipo di
attività. |
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Il reggimento in marcia
verso Forino |
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Diamo ora qualche cenno
sul reggimento.
Il 29° Reggimento "Cavalleggeri di Udine" fu
costituito a Nola il 1° di ottobre del 1909, unitamente ai terzi squadroni dei Reggimenti Foggia, Lodi, Padova ed Umberto I. Il loro
motto fu "Aspetto l'ora". La consegna della
bandiera avvenne l'11 di novembre del 1909. Durante la campagna
di Libia (1911-1912) fornisce complementi ai reparti mobilitati. In seguito, nella Grande Guerra (1915-1918) espletò
inizialmente servizio di rifornimento, di polizia e di
collegamento. Partecipò all'azione dell'agosto 1916 per la
conquista del campo trincerato di Gorizia, portandosi, con
compito esplorativo verso Merna e Rubbia, sbaragliando nuclei
di fanteria nemica e catturando molti prigionieri. In questa
occasione, esattamente il 9 agosto 1916 durante la battaglia
presso il torrente Vertojbizza, nei pressi di Gorizia,
la loro coraggiosa azione si guadagnò la Medaglia di Bronzo al Valor
Militare. Al comando vi
era il Tenente Colonnello Francesco Rossi, che perderà la
vita a Caporetto l'anno dopo. Durante la ritirata dell'esercito dal Piave i suoi compiti furono di
proteggere la marcia di grandi unità, trattenendo in
diversi punti l'invasore austro-ungarico. Partecipò
alla battaglia di Vittorio Veneto, puntando con una
colonna verso Bolzano e con l'altra verso Mezzolombardo
(in queste città vi sono delle strade intitolate al
reggimento). Il 21 novembre del 1919 il reggimento venne sciolto e le
sue tradizioni furono raccolte dal Reggimento Lancieri
di Firenze.
C'è da dire che intorno a questa pagina sono nate storie
di interesse e di contatti con altre persone. Dapprima con i
signori Vincenzo Guerriero e Ugo Palo, di Nola, che fornirono
alcune preziose notizie. Altre persone hanno manifestato vivo
interesse per le notizie qui riportate. Recentemente ci ha
contattato il dott. Giovanni Girelli, romano di origine ma
residente a Como. Il padre del dott. Girelli, l'avvocato Pio
Girelli (1892-1959) è stato in forza come Sottotenente di
complemento al Reggimento Cavalleggeri di Udine, nel Natale 1915
prima a Nola nel Comando Squadrone Reclute e successivamente,
dalla fine di giugno del 1916 a Isola Morosini sempre con il
29°. Fu ferito in azione nel Campo trincerato di Gorizia
nell'agosto del 1916 dal gas austriaco, proprio nella battaglia
che consegnò al reggimento la decorazione al valore. Il
sottotenente è stato sempre orgoglioso di tale appartenenza e ne
parlava spesso ai figli con dovizia di aneddoti. Il dott.
Giovanni Girelli ci ha fatto
dono di una copia della foto degli ufficiali dello Squadrone Reclute fatta
nel Natale del 1915 a Nola. Ve la proponiamo, ringraziando il
dott. Girelli e i suoi fratelli per il prezioso regalo. |
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Ufficiali dello Squadrone Reclute,
Natale del 1915 a Nola.
Si riconoscono il Tenente Colonnello Francesco Rossi (terzo da
sinistra), morto a Caporetto nel 1917,
e il padre del dott. Girelli, l'avv. Pio Girelli (secondo da
destra). |
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